Oggi voglio darvi una notizia a cui tengo tantissimo e che ha fatto felici tutti noi dell’azienda agricola Febo: l’Unesco ha inserito i muretti a secco nella lista dei patrimoni dell’umanità (ansa).
Queste le motivazioni: “L’arte del dry stone walling riguarda tutte le conoscenze collegate alla costruzione di strutture di pietra ammassando le pietre l’una sull’altra, non usando alcun altro elemento se non terra a secco. Si tratta di uno dei primi esempi di manifattura umana ed è presente a vario titolo in quasi tutte le regioni italiane, sia per fini abitativi sia per scopi collegati all’agricoltura, in particolare per i terrazzamenti necessari alle coltivazioni in zone particolarmente scoscese. Le strutture a secco sono sempre fatte in perfetta armonia con l’ambiente e la tecnica esemplifica una relazione armoniosa fra l’uomo e la natura. La pratica viene trasmessa principalmente attraverso l’applicazione concreta alle particolari condizioni di ogni luogo in cui viene utilizzata”, spiega ancora l’organizzazione, ricordando che spesso i muretti a secco “svolgono un ruolo vitale nella prevenzione delle slavine, delle alluvioni, delle valanghe, nel combattere l’erosione e la desertificazione delle terre, migliorando la biodiversità e creando le migliori condizioni microclimatiche per l’agricoltura”.
Il paesaggio della nostra regione è interamente caratterizzato dai muretti a secco, e anche tutti gli oliveti da cui si estrae olio Febo sono delimitati da queste pietre sacre posate una sull’altra, come vedete in questa foto.