I frantoi ipogei
Qualche giorno fa sono andato a fare un giretto per i paesini del Salento, per visitare i frantoi ipogei. Vi avevo parlato tempo fa di questo fenomeno quasi esclusivamente relativo alla nostra penisola. Pian piano vi suggerirò quali dovete per forza andare a vedere.
Ma intanto vediamo che cosa sono effettivamente i frantoi ipogei. Un frantoio ipogeo è un frantoio scavato nella roccia che sorge in particolare in epoca bizantina. In genere viene edificato sulle rovine dei granai di età messapica. L’ambiente sotterraneo permetteva una migliore conservazione del prezioso liquido, ma soprattutto lo teneva nascosto dagli occhi dei nemici.
Nel Salento pare che se conservino in buono stato circa 35, quasi tutti risalenti al 1600. I paesi da visitare se volete ammirare un vero frantoio ipogeo sono Gallipoli, Vernole, Noha, Sternatia, Presicce, Borgagne e Caprarica di Lecce. Anche se pure in molti altri paesini sono rimasti dei resti di frantoio ipogeo.
Il frantoio ipogeo di Caprarica
Sono stato a Caprarica di Lecce, dove si dice se ne contino ancora sette in buono stato.
In questo meraviglioso paesino, abbiamo un frantoio del tipo “a grotta” (ossia interamente scavato nel banco di roccia). Di proprietà della famiglia Greco, ha un arco in pietra che sovrasta la scalinata di accesso. Sorge nei sotterranei del Palazzo Baronale, ed è enorme enorme. Spicca infatti per dimensioni rispetto agli altri ipogei del territorio. Ha un’estensione di circa 400 mq, è costituito da tre ampie sale, ed è uno dei monumenti di archeologia industriale più importanti e antichi del nostro Salento.
Ognuna delle tre sale presenta l’area destinata alla molitura delle olive (con vasca e macine), l’area riservata alla spremitura (con i plinti dei torchi del tipo “alla calabrese”, i pozzi per la raccolta dell’olio e della morchia, e le pile per la conservazione), e una serie di piccoli ambienti scavati nel banco roccioso che si affacciano nell’area della vasca.
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